L’oro come investimento e riserva di valore è riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo fin dagli albori della civiltà. La sua rarità e le caratteristiche organolettiche, che lo rendono un metallo unico nel suo genere, hanno infatti ben presto spinto le popolazioni che lo avevano introdotto quale materiale da lavorazione, a riconoscergli un ruolo ben più importante: prima moneta di scambio e poi riserva di valore.
Ancora oggi esso rappresenta l’investimento per eccellenza: la sua insensibilità alle altalenanti vicende dei mercati azionari e la peculiarità del processo di scambio, che avviene fuori borsa ed è calmierato da apposite istituzioni, consigliano sempre, a maggior ragione in una situazione di instabilità quale quella che stiamo vivendo, di acquistare.

L’oro viene scambiato sui mercati internazionali attraverso dei contatti diretti tra acquirente e venditore, senza cioè la necessità di rivolgersi ad intermediari autorizzati.
A stabilire la quotazione, ovvero il prezzo dell’oro, è quindi in massima parte la domanda, sulla quale influiscono, come è intuibile, altri fattori esterni.
Ad esempio assumono un ruolo molto importante i grandi banco metalli, e le banche autorizzate, che in nome e per conto dei propri clienti acquistano e vendono oro, influenzando così indirettamente il prezzo dello stesso.
Al fine di calmierare il mercato, interviene inoltre, per due volte al giorno, il cosiddetto Fixing o prezzo “FIX” dell’oro, effettuato dalla Borsa di Londra. Presso di essa, le quattro principali buillion bank, provvedono a determinare il “prezzo di transazione” in riferimento ad un determinato numero di vendite e acquisti.
Il corso del mercato dell’oro è quindi in genere molto meno turbolento rispetto a quello azionario e, come dimostrano gli ultimi anni, in continua crescita.
Non stupisce quindi che mentre il mercato immobiliare stenta a riprendersi e quello azionario miete vittime, nell’oro in molti continuano a sperare.

A rendere ancora più appetibile l’investimento in oro, anche da parte dei piccoli investitori, è intervenuto anche il legislatore, che nel tentativo di ridefinire il mercato dei metalli preziosi, ha introdotto la figura degli Operatori Professionali in Oro e disciplinato l’acquisto del cosiddetto oro da investimento.
Con questo termine si intendono nello specifico, monete e barre in oro o lingotti, caratterizzati da un’alta percentuale di oro puro che, come tali, acquistano, mantengono ed incrementano il proprio valore, esclusivamente grazie al materiale di cui sono composte, non rilevando a proposito né l’epoca di forgiatura o di conio, né la manifattura.
Questi oggetti preziosi possono oggi essere trattati esclusivamente da soggetti iscritti in un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia e aventi determinati requisiti inerenti la stabilità della struttura societaria e l’integrità di coloro che sono preposti a dirigerla.
Se la finalità principale di questi provvedimenti fu quella di limitare le occasioni per il malaffare, in particolare sul fronte della lotta al riciclaggio, uno dei primi e più importanti effetti è stato quello di incrementare la sicurezza per i consumatori intenzionati ad investire.

Oggi, chiunque decida di acquistare o vendere oro, indipendentemente dall’ampiezza del budget destinato allo scopo, può rivolgersi ai Banco Metalli, società spesso di grandi dimensioni, a struttura nazionale o internazionale, che operano nel settore nel pieno rispetto delle leggi e che sono in genere iscritti nell’albo degli Operatori Professionali in Oro.
La loro diffusione, e l’evidente apprezzamento degli utenti, ha moltiplicato il numero di negozi fisici e incrementato la funzionalità dei siti internet aziendali, che oggi rappresentano una vera miniera di informazioni.
Da essi è possibile non solo ottenere delle valutazioni relative agli oggetti in oro posseduti, ma anche e soprattutto monitorare in tempo reale l’andamento dei mercati ed essere quindi costantemente informati sull’andamento delle quotazioni, aspetto fondamentale da prendere in considerazione quando ci si appresta ad investire o disinvestire.
Se è vero infatti che in linea di massima il prezzo dell’oro è in costante aumento, specie in un momento come quello attuale, in cui è in aumento la sua richiesta, è innegabile che durante i corsi di apertura si possono verificare delle cadute o delle impennate del valore determinate da picchi di domanda o offerta.
Avere la possibilità di monitorare costantemente ed in presa diretta il mercato rappresenta un asso nella manica dalle conseguenze positive non indifferenti, che può far la differenza tra un risultato aderente alle aspettative ed un mancato guadagno.